mercoledì 9 febbraio 2011

Gli Italiani, sanno ancora essere indignati?

Oggi ho voluto prendere spunto da una trasmissione televisiva che mi son trovata a seguire stamane appena sveglia e devo dire che mi è stata fonte di ispirazione perchè oggi mi sentivo davvero indignata con tante cose che non andavano soprattutto nel nostro paese...e la cosa che mi ha stupito è che in un'intervista a parlare della condizione di degradazione dell'Italia erano persone straniere, donne che sono venute a lavorare o a studiare in Italia già da molti anni e che all'uninamine asserivano che noi italiani riusciamo ad essere indignati per tutto quello che non va ma spesso questa rabbia dura molto poco poi l'indignazione si trasforma velocemente in " rassegnazione"...il punto è che in Italia siamo molto bravi a parlare a giudicare...cito una frase del famoso Gaber, grande poeta: "gli italiani al bar sono tutti dei grandi statisti, ma quando entrano in parlamento sono tutti statisti da bar"...curiosa affermazione ma che calza a pennello sulla nostra realtà...molti di noi lasciano che le cose restino così come sono perchè pensano che nel nostro paese le cose non cambino, e, io aggiungerei: fanno bene a pensare così..e preferiscono andare all'estero in altri paesi dove le cose sembrano funzionare meglio, come in Francia, patria dei principi legaritari e di uguaglianza, ma come oggi sappiamo uno dei paesi che infrange tali diritti...ho sentito oggi di vittime della mafia che non hanno ottenuto giustizia dopo quasi vent'anni di solitudine in cui lo Stato non è stato vicino a queste famiglie che cercavano proprio in questo consolazione...ho sentito di un uomo, impiegato in un ufficio postale, incolpato ingiustamente di concorso in rapina e che ha dovuto farsi un anno, e non qualche giorno, in carcere al Regina Caeli, per un errore della perizia che non ha voluto esaminare a priori intercettazioni che lo avrebbero scarcerato...spesso la colpa è dei legislatori più che della magistratura, perchè quest'ultima alla fine fa il suo lavoro senza interferire nella legislazione che è invece in mano ai parlamentari che creano le leggi, non per la collettività ma "ad minoram", cioè solo ai pochi...a me sta roba fa indignare non so voi...a volte vorrei davvero rimediare ma è vero a volte la rassegnazione è la via più corta, ma non l'unica e la migliore...vorrei rivolgervi una provocazione a questo punto: Voi riuscite ancora ad essere indignati per qualcosa?...io ancora si.

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